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Le sistematiche raccolte di superficie effettuate alle pendici del Monte Misma alla fine degli anni ’80 da collaboratori volontari della Sopraintendenza della Lombardia hanno restituito una grande quantità di reperti in selce che documentano la frequentazione dell’area durante l’età dei Metalli. Il rinvenimento di un numero di scarti di lavorazione e schegge di selce sul Monte Bastia sembra attestare che sul luogo si praticasse la lavorazione della selce da parte di comunità preistoriche insediatesi nella zona, anche se mancano ad oggi prove certe circa la presenza di una vera e propria attività di officina collegata allo sfruttamento delle fonti locali di selce. Lo sfruttamento più o meno organizzato della selce e delle rocce scheggiabili è stato praticato fin dall’inizio della storia dell’Uomo, la documentazione archeologica attesta metodi e strategie di approvvigionamento differenziati, dalla semplice raccolta a più complesse attività minerarie, in relazione ai differenti ambiti geografici, cronologici e culturali.